Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’esposizione all’inquinamento atmosferico è causa di quasi 500mila morti premature in Europa ogni anno, 6milioni in tutto il mondo, e corrisponde alla quarta causa di malattia e morte nel mondo (dopo ipertensione, fumo e malnutrizione). Si stima che, a causa dell’inquinamento, la popolazione europea perda mediamente quasi 1 anno di vita. A livello mondiale, il 4,1% degli anni persi per malattia, disabilità o morte prematura (DALY, disability-adjusted life year) sono da riferire alle malattie respiratorie croniche (104milioni); in Italia tale percentuale si attesta al 3,7% (669mila) e, di questi ultimi, il 75,5% sono dovuti alla broncopneumopatia cronica ostruttiva (505mila), mentre il 15,8% all’asma bronchiale (106mila). Una situazione talvolta ancora silente, che pone alle Istituzioni scelte non più rinviabili e l’adozione di misure più stringenti in termini di riduzione dell’inquinamento e promozione di stili di vita più sani: proprio per incentivare una riflessione collettiva, torna Healthy Lungs for Life, campagna di sensibilizzazione globale sull’importanza della salute dei polmoni, promossa dalla European Lung Foundation ELF, in collaborazione con la European Respiratory Society ERS. Protagonista dell’edizione 2023 è la città di Milano, con un calendario ricco di appuntamenti, presentato nei giorni scorsi nel corso di una conferenza stampa presso Fondazione Feltrinelli alla presenza del presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, del sindaco del Comune di Milano, Giuseppe Sala, e della sen. Roberta Toffanin, esperto del Ministro dell’Ambiente e Sicurezza Energetica.
“Regione Lombardia si è espressa sul tema della sostenibilità, con scelte che non cedessero all’ideologia green e fossero tuttavia rispettose della salute umana e del nostro tessuto economico”, dichiara Fontana. “Negli ultimi 15 anni i risultati ottenuti nella nostra Regione, grazie alle politiche attuate sono rilevanti: le concentrazioni di inquinanti si sono ridotte del 39% annuo per il PM10, del 40% per il PM2.5 e del 45% per il NO2. Non solo, l’Istituto dei Tumori di Milano è coordinatore di un primo programma nazionale della Rete Italiana Screening Polmonare RISP di screening gratuito per la diagnosi precoce del tumore al polmone il cui obiettivo è quello di raggiungere una diagnosi precoce, del quale fa parte anche l’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo. Infine – continua Fontana – crediamo fortemente in una sanità più partecipativa tanto che fiore all’occhiello della Legge di riforma del sistema sanitario lombardo è il coinvolgimento delle associazioni di pazienti nella programmazione della sanità.”
“Oggi la grande sfida di Milano è migliorare la qualità dell’aria che si respira in città, per migliorare la salute e la vita dei cittadini”, afferma Sala. “Da un recente sondaggio commissionato da C40 emerge che questo è un tema che preoccupa i milanesi. Gli studi e la campagna di sensibilizzazione portati avanti da ERS e ELF hanno l’obiettivo di spiegare quale sia l’impatto sociale, sanitario, ma anche economico, dei danni provocati dall’aria cattiva e come questi possano essere prevenuti. Milano si è dotata di un Regolamento dell’Aria e ha avviato una serie di politiche volte a ridurre le emissioni dannose, consapevole della sua collocazione geografica non favorevole al ricambio d’aria. Anche per questo abbiamo lavorato con le altre città europee affinché le aree svantaggiate dal punto di vista orografico e meteoclimatico, come la Pianura Padana, possano ottenere finanziamenti per interventi che abbiano una migliore qualità dell’aria come principale finalità.”
“Il Governo è impegnato ad affrontare in modo efficace, senza ideologie, il cambiamento climatico e il suo impatto sul territorio”, dichiara Toffanin. “Gli obiettivi di decarbonizzazione al 2030 e al 2050 si possono raggiungere solo con azioni complesse e integrate, coniugando gli obiettivi ambientali-climatici con quelli di crescita economica. In questa prospettiva, abbiamo inviato alla Commissione Europea la proposta di aggiornamento del Piano Nazionale Integrato Energia e Clima, che delinea la strategia italiana per una transizione delle infrastrutture energetiche concreta, sostenibile e realizzabile.”
“L’inquinamento, il cambiamento climatico e lo sviluppo sostenibile dovrebbero essere punti prioritari nell’agenda di tutti”, commenta la prof.ssa Marisa Bonsignore, presidente del Congresso ERS. “Abbiamo scelto di mettere questi argomenti sotto i riflettori del congresso ERS di quest’anno per aumentare l’interesse per le questioni ambientali in Italia e in Europa, non solo per la comunità scientifica ma anche per i cittadini.”
Sensibilizzando l’opinione pubblica, coinvolgendo i decisori e presentando ricerche, studi e dati, ELF ed ERS mirano a raccogliere sostegno per le politiche che promuovono l’aria pulita, con particolare attenzione alla Direttiva UE sulla qualità dell’aria che sarà votata al Parlamento Europeo nei prossimi giorni (il 13 settembre 2023), e sostenere pienamente le linee guida sui valori limite indicati dall’Oms in materia di aria pulita, proposta adottata dalla Commissione Parlamentare Europea per l’Ambiente a giugno 2020. “Dovremmo tutti preoccuparci dell’aria che respiriamo e lavorare insieme per cambiare le nostre abitudini, ma anche sostenere i nostri politici che promuovono politiche per proteggere la salute dei polmoni”, aggiunge la prof.ssa Barbara Hoffman, ERS advocacy chair, University of Dusseldorf. “Il costo dell’inazione è immenso: ogni anno l’Europa deve far fronte a perdite per miliardi di euro dovute ai costi sanitari e alle assenze dal lavoro per malattie legate all’inquinamento atmosferico. Le linee guida dell’Oms sulla qualità dell’aria dovrebbero dunque essere lo standard verso il quale lavorare tutti.”
Si stima che conformando i livelli limite di inquinamento atmosferico nelle città europee alle linee guida sulla qualità dell’aria dell’Organizzazione Mondiale della Sanità si otterrebbe un beneficio in termini di qualità della vita misurabile, in alcuni casi, in quasi 2 ulteriori anni di vita. “Milano si trova in una delle zone più inquinate d’Europa, la Pianura Padana. La qualità dell’aria nella regione è migliorata in modo significativo nell’ultimo ventennio, ma siamo ben lontani dai valori raccomandati dall’Oms”, afferma il prof. Sergio Harari, presidente del Congresso ERS. “Negli ultimi anni si sono compiuti pochi progressi ed è giunto il momento di agire in modo più radicale. La consapevolezza e l’impegno al miglioramento sono ora essenziali, sia dal punto di vista pubblico che politico. […] pensiamo che la campagna Healthy Lungs for Life sia una fantastica opportunità per entrare in contatto con le persone della Città e della Regione, per aiutarle a comprendere meglio l’importanza della salute e il ruolo che l’inquinamento atmosferico può giocare nello sviluppo di patologie polmonari.”
La campagna Healthy Lungs for Life si inscrive a margine del congresso della European Respiratory Society (09-13 settembre 2023 presso il MiCo di Milano), che vedrà la partecipazione di migliaia tra medici, personale sanitario e pazienti: oltre 15mila i partecipanti attesi per trattare tematiche nell’ambito della salute polmonare e che prenderanno parte a simposi, sessioni poster, casi clinici, presentazioni orali e interviste ad esperti sull’argomento. “L’ERS si impegna a garantire che i medici siano i maggiori sostenitori dell’aria pulita, poiché curano quotidianamente pazienti che potrebbero essere seriamente colpiti dall’impatto negativo dell’inquinamento atmosferico”, dichiara Carlos Robalo Cordeiro, presidente ERS. Nel corso del Congresso saranno presentati numerosi studi, ad esempio sull’impatto che l’inquinamento ha sulle donne in gravidanza e sulla possibilità che i nascituri, crescendo, sviluppino un rischio più elevato di asma e di malattie polmonari croniche ostruttive (BPCO), nonché un sistema immunitario più fragile. Inoltre verranno presentati dati interessanti su come la presenza di verde nelle città non solo sia in grado di contrastare l’inquinamento, ma anche di ridurre l’insorgenza di malattie respiratorie nei bambini durante la fase di crescita. Gli studi presentati a Milano indagano la correlazione tra l’insorgenza di patologie respiratorie e polmonari e l’ambiente in cui i bambini crescono, lo stile di vita, l’allattamento al seno e il fumo di sigaretta, con l’obiettivo di comprendere i meccanismi che legano l’inquinamento dell’aria alla salute dei polmoni. Ma anche una panoramica sulle sfide che le malattie polmonari rappresentano, i nuovi approcci diagnostici e terapeutici e le prospettive future. Alcuni soggetti sono più sensibili di altri e l’obiettivo – spiegano gli organizzatori – è stimolare una riflessione su cosa è possibile fare, coinvolgendo istituzioni, stakeholder e popolazione, per ridurre tutti questi fattori che incidono sulla salute polmonare dei cittadini.