Anche l’Europa cerca il proprio “Fauci”

Tra le diverse novità che verranno introdotte dall’Unione Europea nel tentativo di migliorare le carenze emerse nel corso della pandemia, particolare rilievo avrà la nomina di un epidemiologo capo, oltre che della corrispondente struttura di governance. Sarà inoltre predisposta una nuova versione del sistema europeo di raccolta di informazioni sulle pandemie, per mettere assieme i dati a disposizione a livello globale. “Pareri scientifici più chiari e coordinati agevolerebbero le decisioni politiche e la comunicazione al pubblico”, ammette l’esecutivo europeo. Da Bruxelles l’impegno anche per l’adozione di una “relazione annuale sullo stato di preparazione” e l’istituzione di un “quadro per l’attivazione dello stato di emergenza pandemico”. Confermata inoltre l’intenzione della cosiddetta “Unione Sanitaria Europea”, per la quale occorrerà verosimilmente rivedere i Trattati. “Entro l’inizio del 2022 dovrebbe essere operativa un’Autorità dell’Ue per la preparazione e la risposta alle emergenze sanitarie”, unitamente a “una piattaforma UE per le sperimentazioni cliniche multicentriche.”