
L’atassia telangiectasia è una patologia genetica rara, neurodegenerativa che ancora oggi non ha una cura. La malattia ha un esordio precoce e causa una severa disabilità progressiva, immunodeficienza, problemi respiratori, difficoltà di articolazione della parola e una maggiore probabilità di sviluppare tumori e linfomi, tra le altre complicazioni. I pazienti, per lo più bambini e ragazzi, sono pienamente consapevoli della loro malattia, dal momento che ne non colpisce le facoltà mentali. L’Associazione Nazionale Atassia Telangiectasia ANAT, organizzazione di volontariato impegnata nel diritto alla tutela della salute dei pazienti affetti da A-T e dei loro familiari, conferma il proprio impegno nella ricerca stanziando, anche per il 2023, 2 borse di studio da 15mila euro ciascuna per sostenere attività di ricerca scientifica clinica e/o applicata sulla patologia. I progetti andranno presentati entro le ore 13:00 del 31 marzo 2023.
“ANAT finanzia ormai da 5 anni progetti di ricerca sull’A-T a livello italiano”, dichiara la presidente, Sara Biagiotti. “I progetti degli scorsi anni hanno contribuito a far passi significativi sulla comprensione e su potenziali trattamenti dell’Atassia Telangiectasia contribuendo ad aggiungere tasselli ad una patologia che è stata riconosciuta solo alla fine degli anni ’90 e che tuttora è sconosciuta ai più.” Sul sito dell’Associazione sono disponibili le informazioni e la modulistica per la presentazione dei progetti di ricerca, che verranno poi valutati dal Comitato Scientifico ANAT.