Amianto: “6.000 decessi e 32milioni di tonnellate in scuole, ospedali e rete idrica”

Presentato a Roma Il Libro Bianco delle Morti di Amianto in Italia. “L’amianto è un killer silenzioso cancerogeno che provoca con assoluta certezza scientifica mesotelioma, tumore del polmone, tumore della laringe, dello stomaco e del colon; per non parlare dei danni respiratori che causa, anche quando non insorge il cancro (placche pleuriche, ispessimenti pleurici, asbestosi e complicanze cardiocircolatorie)”, dichiara il presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto, Ezio Bonanni, autore del libro che ha dettagliato le morti per patologia. “1.900 di Mesotelioma, 600 per Asbestosi (stima conforme a quella dell’INAIL); 3.600 per Tumori polmonari (40mila nuovi casi ogni anno in Italia, circa 33mila decessi).”

Per nulla rassicuranti sono i dati relativi all’amianto ancora da bonificare in Italia: i rilevamenti indicano che ci sono ancora 32milioni di tonnellate di amianto compatto (di cui 36,5milioni di metri quadrati di coperture – stima per difetto perché la mappatura è ancora in corso) e 8milioni di tonnellate di amianto friabile. Altrettanto allarmanti il numero dei siti, 50mila siti industriali rilevanti, 1 milione di siti contaminati, tra i quali edifici pubblici e privati, 40 siti di interesse nazionale tra i quali ce ne sono 10 che sono solo di amianto (come la Fibronit di Broni e di Bari; l’Eternit di Casale Monferrato, etc.); 2.400 scuole (stima 2012 per difetto perché tiene conto solo di quelle censite da ONA in quel contesto – la stima è stata confermata dal CENSIS 31.05.2014). Esposti più di 352mila alunni e 50mila del personale docente e non docente; 1.000 biblioteche e edifici culturali (stima per difetto perché è ancora in corso di ultimazione da parte di ONA); 250 ospedali (stima per difetto perché la mappatura ONA è ancora in corso). La nostra rete idrica rivela presenza di amianto per ben 300mila km di tubature (stima ONA), inclusi gli allacciamenti, con presenza di materiale contenenti amianto rispetto ai 500mila totali (tenendo conto che la maggior parte sono stati realizzati prima del 1992, quando l’amianto veniva utilizzato in tutte le attività edili e costruttive).