Ancora una conferma a distanza di 9 anni: l’allattamento alla mammella fa bene alle mamme e ai bambini. A sostenerlo alcuni ricercatori dell’Università di Pittsburgh. Ma un analogo risultato era stato però riferito, sempre dai ricercatori dell’Università Pittsburgh, già nel 2009. Ora per la ricerca sono state prese in esame 678 donne incinte al momento in cui sono state arruolate per l’analisi. Le partecipanti allo studio hanno poi preso parte anche a una valutazione sulla salute successiva, da 7 a 15 anni.
Nove anni addietro, cioè nel 2009, lo studio condotto sempre da un team di ricercatori americani dell’University of Pittsburgh aveva analizzato 140mila donne in post-menopausa, scoprendo che le madri che avevano allattato per oltre un anno erano il 10% meno a rischio di sviluppare queste patologie rispetto a chi aveva sempre usato il biberon. Non solo. Attaccare al seno il bebè per almeno un mese può ridurre il rischio di diabete, pressione e colesterolo alto. Una lista di benefici che si aggiunge a quelli già noti, legati alla riduzione del pericolo di tumori ovarici e mammari, e di osteoporosi. Inoltre la ricerca americana evidenziava che l’impatto positivo dell’allattamento sulla salute della mamma dura per decenni, visto che in media le donne osservate lo avevano fatto l’ultima volta almeno 35 anni prima.
Nello studio più recente, presentato all’American College of Cardiology’s 67th Annual Scientific, i ricercatori hanno misurato la pressione sanguigna, il colesterolo, i trigliceridi e il diametro e lo spessore dell’arteria carotide. L’analisi dei dati ha permesso di rilevare che le donne con pressione sanguigna normale durante la gravidanza che avevano allattato per sei mesi o più mostravano livelli significativamente più alti di HDL, il colesterolo “buono”, trigliceridi più bassi e uno spessore dell’arteria carotide più sano rispetto a quelle che non avevano mai allattato al seno.