
Alla vigilia del XII Congresso Nazionale 2025, in programma il prossimo settembre a Napoli, gli esperti della Federazione Italiana Medici Estetici FIME mettono in guardia sulla troppa leggerezza nei trattamenti ambulatoriali, come botulino e filler. In Italia, in 1 anno, vengono eseguiti oltre 260mila interventi di Chirurgia Estetica e quasi 500mila trattamenti di Medicina Estetica. A rivelarlo sono i dati ISAPS 2023, che fotografano un settore in costante espansione. Ma se da un lato cresce la domanda, dall’altro non bisogna trascurare i rischi, spesso sottovalutati, legati anche a trattamenti apparentemente semplici, come i filler o le iniezioni di tossina botulinica. Mentre i riflettori sono puntati sui rischi della Chirurgia Estetica, dopo la morte della 47enne di Roma a seguito di una liposuzione, la FIME rivolge l’attenzione a una maggior tutela delle procedure di Medicina Estetica dedicando al tema una Tavola Rotonda nell’ambito dei lavori congressuali.
“La premessa è che nessun intervento medico è privo di rischi, e quelli estetici non fanno eccezione”, dichiara il prof. Raffaele Rauso, presidente del congresso FIME. “Anche una cosiddetta ‘punturina’ richiede competenze, strutture adeguate e consapevolezza da parte del paziente.” Tre i principali segnali d’allarme da non ignorare: primo, le pubblicità troppo aggressive. “Bisogna diffidare di chi promette risultati rapidi e perfetti, soprattutto sui social, senza menzionare rischi o indicazioni mediche.” Attenzione anche ai prezzi stracciati: “Le offerte ‘2×1’ o ‘filler sconto 50%’ nascondono spesso materiali scadenti o personale non qualificato”, avverte la FIME, che mette inoltre in guardia dalle strutture non idonee, ricordando come un ambulatorio improvvisato non offra le garanzie igienico-sanitarie necessarie per affrontare neppure il più semplice dei trattamenti.
“È necessario promuovere una cultura della sicurezza e scoraggiare l’uso della Medicina Estetica come strumento di marketing”, afferma il prof. Nicola Zerbinati, presidente FIME. “Il nostro obiettivo è mettere al centro il paziente, tutelando salute e benessere.”
“La bellezza non può essere più importante della salute”, conclude la FIME. “Prima di ogni trattamento, è fondamentale porsi le domande giuste, valutare la struttura, il medico e la qualità dei materiali utilizzati. Perché dietro a una ‘punturina’ ben fatta, ci sono anni di studio e responsabilità.”