
Il convegno dal titolo Alcol, Sostanze Psicoattive e Gravidanza: un’Alleanza tra Cultura, Tutela e Diritti sarà occasione per soffermarsi sulla sindrome feto-alcolica e sui problemi correlati, ampliando la visione della patologia ai risvolti sociali e alle varie problematiche legate anche al mondo della tutela e dei diritti. Il convegno avrà luogo Il prossimo 23 settembre a Roma, nella Sala di Santa Maria in Aquiro presso il Senato della Repubblica, su iniziativa della Senatrice Paola Binetti in collaborazione con AIDEFAD Aps, e vedrà riunirsi i massimi esperti italiani per avviare un’Alleanza con le Istituzioni.
FASD (Fetal Alcohol Spectrum Disorders, Spettro dei Disordini Feto-Alcolici) è un termine “ombrello” utilizzato per descrivere la grande eterogeneità di sequele che possono colpire le persone esposte all’alcol durante la gravidanza e l’allattamento. L’alcol è una sostanza teratogena (che produce anomalie o malformazioni nell’embrione) che oltrepassa la placenta e viene assorbita dal feto, provocando moltissimi danni: da anomalie che coinvolgono i tratti del viso, il cuore, le ossa, il sistema neuroimmune, il sistema gastrointestinale e il sistema nervoso centrale, a disturbi di tipo cognitivo e comportamentale. L’insieme di problemi più grave e clinicamente riconoscibile è la sindrome feto-alcolica (FAS). Se la diagnosi, pur sintomatica, non giunge fino all’adolescenza, i riscontri più tipici sono lo sviluppo di dipendenze, la psichiatrizzazione con diagnosi di disturbo bipolare, depressione o simili. Vi è, inoltre, tutto un capitolo strettamente connesso alla FASD ed è quello delle adozioni e degli affidi. In questa particolare popolazione di persone i tassi di FASD/FAS sono molto più alti, ma al contempo rendono più difficile l’iter diagnostico, in quanto mancano le informazioni relative alle origini biologiche.
La FASD è una malattia “invisibile”, che tende a manifestarsi quando il bambino comincia a essere più grande. I sintomi più visibili infatti sono alterazioni neuro-comportamentali e delle funzioni esecutive o adattive, che tendenzialmente vengono ricondotte a ragioni psicologiche e/o psichiatriche e che conducono inesorabilmente alla definizione di diagnosi sintomatiche come ADHD, spettro autistico o disruptive mood dysregulation disorders.