
Le stime dicono che dal 30% al 50% degli incidenti stradali sono causati da alcol e droga alla guida, che resta la prima causa di morte nei giovani. Un binomio pericoloso quello tra lo “sballo” e il volante che mette seriamente a rischio la sicurezza sulle strade. Anche in questo campo però la tecnologia può venire in aiuto: simulatori e tute che riproducono la guida in stato di ebrezza o disturbata da fattori come la stanchezza; etilometri collegati all’automobile che non parte se il risultato è positivo; alcol e drug-test di ultima generazione; applicazioni per smartphone ma anche modelli innovativi di controllo sulle strade e interventi educativi nei giovani che tengano conto delle nuove modalità di aggregazione nei locali del divertimento.
Di tutto questo si parlerà mercoledì 10 ottobre all’Auditorium Lucio Parenzan dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII in occasione del convegno “Alcol e Droghe 4.0. La Tecnologia al Servizio della Sicurezza Stradale”. L’incontro è aperto tutti e gratuito. Una sessione sarà dedicata alla prevenzione: Andrea Noventa, psicologo del SerD di Bergamo e responsabile scientifico del convegno, porterà l’esperienza del Progetto Safe Driver, che prevede l’affiancamento ai ragazzi nel proporre, direttamente nei luoghi della movida bergamasca, un’alternativa sicura alla guida in stato di ebrezza.