Alcohol Prevention Day 2023. Quasi 8milioni i consumatori a rischio e 3,5milioni i binge drinker. In 750mila hanno già un danno da alcol non intercettato

Nel 2021 sono stati 7,7milioni gli italiani di età superiore a 11 anni (pari al 20% degli uomini e all’8,7% delle donne) che hanno bevuto quantità di alcol tali da esporre la propria salute a rischio; 3,5milioni di persone hanno bevuto per ubriacarsi e 750mila sono stati i consumatori dannosi, vale a dire coloro che hanno consumato alcol provocando un danno alla propria salute, a livello fisico o mentale. E se è vero che molti valori sono diminuiti tornando ai livelli pre-pandemia, è altrettanto vero che questi erano comunque elevati e che i decrementi, registrati quasi sempre per gli uomini e non per le donne, sono distanti dal raggiungimento degli Obiettivi di Salute Sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. A scattare la fotografia è il report annuale dell’Osservatorio Nazionale Alcol Ona, dell’Iss, che ha rielaborato i dati Istat in occasione dell’Alcohol Prevention Day 2023, che ricorre il 19 aprile.

“I consumi di alcol in Italia evidenziano una situazione di ritorno ai livelli pre-pandemia Covid-19, anche se cresce l’esposizione al rischio da parte delle donne, tanto giovanissime quanto anziane”, dichiara Emanuele Scafato, direttore Ona-Iss. “Al fine di delineare la roadmap di una prevenzione nazionale ma anche mirata, il più efficace possibile, è necessario intercettare tutti i consumatori a rischio, a sostegno oltretutto degli obiettivi delle strategie europee e globali.”

Il quadro dei 36milioni di consumatori di alcol in Italia – 20milioni di uomini e 16milioni di donne, pari al 77% dei maschi e al 56% delle femmine – è ricco di dettagli: 10,5milioni di italiani sopra i 18 anni hanno bevuto alcol quotidianamente; tra i consumatori a rischio, preoccupano soprattutto i giovani, circa 1,37milioni tra 11 e 25 anni, di cui 620mila minorenni; le donne, circa 2,5milioni, in crescita dal 2014 con punte massime di consumatrici a rischio del 29% tra le minorenni di 16-17enni; gli anziani, 2,6 milioni, di cui uno su 3 e quasi una su 10 over65 sono a rischio, eccedendo su base quotidiana e consumando fuori pasto.

Spiccano i 3,5milioni di binge drinker, soprattutto maschi di tutte le età, di cui 83mila minorenni. Anche in questo caso si registra una diminuzione in direzione dei livelli del 2020, ma non per le donne, stabili, senza alcun accenno dunque al calo dei consumi tesi all’intossicazione. Inoltre, i consumatori dannosi di bevande alcoliche sono stati 750mila, in diminuzione rispetto agli 830mila del 2020. Tuttavia a decrescere sono ancora una volta gli uomini ma non le donne, per le quali si continua a registrare un incremento che ha portato a quota 300mila le consumatrici con danno da alcol. Dei 750mila consumatori dannosi con disturbi da uso di alcol in necessità di trattamento, solo l’8,5% è stato intercettato, per un totale di 63.490 alcoldipendenti in carico ai servizi del Sistema Sanitario Nazionale, con costante e preoccupante decrescita.

La situazione negli ospedali testimonia quanto rilevato dall’indagine. Nel 2021, si sono registrati 35.307 accessi ai Pronto soccorso – di cui il 10% circa richiesto da minori, per le ragazze in proporzione doppia rispetto ai coetanei – e 45.270 dimissioni ospedaliere, causati entrambi dall’alcol, segnando in un anno un incremento, rispettivamente, del 20,2% e del 4,2%.