Agrigento. Giornata del Medico e dell’Odontoiatra: “Passaggio di testimone tra chi celebra 50 anni di iscrizione all’Ordine e chi inizia la professione medica”

La Giornata del Medico e dell’Odontoiatra 2024, recentemente celebrata dall’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri Omceo di Agrigento, presieduto da Santo Pitruzzella, ha visto protagonisti i Medici neolaureati e i Medici che hanno compiuto 50 anni di iscrizione all’Ordine. Durante la serata svoltasi presso il Teatro dell’Efebo, con la regia di Franco Capitano, condotta da Simona Carisi e Totò Nocera Bracco e intervallata da momenti musicali a cura di Federica Rotulo, Tom Sinatra e dal Trio Scirocco, e dal monologo di Paolo Macedonio, si è tenuta la tavola rotonda sul tema Intelligenza Artificiale: Software Generativi, Algocrazia e Algoretica Sono Termini con Cui Dovremmo Familiarizzare?, moderata dalla giornalista Daniela Spalanca, alla quale hanno partecipato: Salvatore Casà, odontoiatra; Giovanni D’Ippolito, presidente dell’Omceo di Caltanissetta; don Angelo Chillura, direttore della Biblioteca Lucchesiana; Chiara Ippolito, addetta stampa della Conferenza Episcopale Siciliana, che ha indotto alla riflessione sull’utilizzo dell’intelligenza artificiale in campo medico e diagnostico. Subito dopo, si sono svolti la cerimonia di consegna delle targhe ai Medici che hanno compiuto 50 anni di iscrizione all’Ordine e il Giuramento di Ippocrate dei giovani Medici neolaureati e iscritti all’Omceo di Agrigento.

“Il Giuramento di Ippocrate pronunciato dai nuovi Medici e Odontoiatri rinnova dopo secoli la ragione d’essere del Medico e dell’Odontoiatra nella società votata, appunto, alla tutela della salute e della vita”, dichiara Pitruzzella. “Questa è anche l’occasione per festeggiare i 50 anni dalla Laurea dei colleghi iscritti all’Ordine. Giovani e meno giovani insieme, estremi generazionali di una categoria che, prima per la pandemia e ora per una Sanità sempre più complessa e non adeguatamente finanziata, è diventata suo malgrado protagonista in un’Italia che si accorge solo oggi di quanto i Medici siano importanti e di quanti ne manchino. Colleghi meno giovani e giovani insieme, per significare che dobbiamo guardare al futuro partendo da chi ci ha preceduto, dai principi etici che permeano il nostro agire, facendo tesoro dell’esperienza di chi è venuto prima di noi.”

“La scelta di fare il medico dura tutta la vita. Una professione di garanzia dei diritti e della tutela della salute dove si sta vicini a chi ne ha bisogno e nel momento peggiore del bisogno”, dichiara Roberto Monaco, segretario Fnomceo. “La professione medica – afferma Giovanni Leoni, vicepresidente Fnomceo – è caratterizzata da molte carenze mentre le persone hanno bisogno di assistenza e di un Servizio sanitario nazionale equo e solidale.”

“È una grande responsabilità giurare sui valori in cui crediamo; la Medicina è una delle poche branche del sapere umano che coniuga il sapere scientifico all’impegno umano e al contatto con le persone”, dichiara Gianluca Latino, neolaureato. “[Il Giuramento di Ippocrate] è il coronamento di un sogno che si realizza dopo 6 anni di studio; adesso – dichiara Giulia Marotta, neolaureata – il prossimo obiettivo è la Specializzazione, e mi auguro di diventare Radiologa.”