Aborti spontanei ripetuti possono dipendere dal maschio

Quello che gli andrologi vanno ripetendo ormai da molti anni ha avuto una ennesima conferma: gli aborti spontanei, specialmente se ricorrenti, spesso sono collegati alla scarsa qualità dello sperma del papà. A sostenerlo questa volta alcuni ricercatori del Dipartimento di Medicina dell’Imperial College di Londra che, per arrivare a queste conclusioni, hanno analizzato lo sperma di 50 uomini appartenenti a coppie che si erano rivolte all’ospedale St. Mary di Londra e confrontato i risultati con quello di 60 volontari di coppie che non avevano sofferto il problema. I risultati dello studio hanno mostrato che gli uomini di coppie che avevano avuto aborti multipli avevano livelli doppi di danno al DNA. Tale danno, per i ricercatori, può essere scatenato da elevate concentrazioni delle cosiddette specie reattive dell’ossigeno, o radicali liberi, al cui aumento contribuiscono età e peso corporeo elevato ma anche malattie a trasmissione sessuale. “Certamente una delle cause più frequenti è la presenza di un varicocele del maschio che, come noto, altera spesso il DNA dello spermatozoo e quindi va sempre trattato”, dichiara il prof. Aldo Franco De Rose, Presidente Associazione Andrologi Italiani, Urologo e Andrologo della Clinica Urologica di Genova. “Altri problemi di infertilità maschile, come ribadiscono anche gli autori dello studio, possono essere infezioni delle vie seminali o urinarie, più o meno manifeste, che bisogna sempre ricercare, anche in assenza di disturbi soggettivi”, commenta De Rose. L’articolo è stato pubblicato sulla rivista scientifica Journal of Clinical Chemistry.