“Il Sistema, sin dalla sua configurazione originaria, attribuisce allo Stato la funzione pubblica di tutela della salute esercitata tramite il ricorso a strutture di diritto pubblico e a strutture di diritto privato”, dichiara la presidente dell’Associazione Italiana Ospedalità Privata Aiop, Barbara Cittadini, in occasione dei 45 anni del Servizio Sanitario Nazionale. “È lo stesso legislatore, quindi, che ha concepito il Ssn come un corpo unico, caratterizzato dalla piena integrazione di 2 anime che collaborano per garantire alla collettività la migliore offerta sanitaria possibile. Eppure – afferma – negli ultimi anni si è assistito a una costante strumentalizzazione, conseguenza di pericolosi e anacronistici condizionamenti ideologici che, sovente, hanno inquinato il dibattito e hanno portato a compiere scelte, talvolta, ambigue con il risultato di limitare l’offerta sanitaria e bloccare il necessario percorso di efficientamento del Ssn, dando luogo a contraddizioni preoccupanti. Si pensi ai dati sulla qualità degli outcome clinici, che ci mostrano in modo chiaro un’estrema variabilità nella qualità delle prestazioni, in ogni Regione e tra Regioni diverse”, continua. “Tale variabilità nei fatti si traduce purtroppo in fenomeni drammatici di iniquità di accesso alle prestazioni, migrazione sanitaria patologica e rinuncia alle cure, tutti elementi che minano le basi solidaristiche e universalistiche alle quali il Ssn s’ispira.”
“Per queste ragioni – prosegue Cittadini – il 45° anniversario della nascita del Ssn deve rappresentare, a mio avviso, l’occasione per avviare un processo di distensione. È necessario tornare a ragionare in un’ottica di sistema: superare le contrapposizioni e instaurare una collaborazione virtuosa e sistematica tra la componente di diritto pubblico e la componente di diritto privato, riportando al centro i principi fondanti del Ssn, in particolare – conclude – la tensione del Sistema a un’equità verso l’alto, a tutto vantaggio degli utenti.”