
Il consumo di una colazione ricca di carboidrati seguita da un pranzo sostanzioso e da una piccola cena, ossia la cosiddetta dieta dei tre pasti, promuove la perdita di peso e migliora significativamente il controllo glicemico nei pazienti con diabete di tipo 2, al punto che i pazienti possono ridurre il proprio dosaggio complessivo di insulina, come emerge da un piccolo studio randomizzato condotto su 28 pazienti. L’analisi suggerisce di spostare le calorie legate agli amidi nelle prime ore della giornata allo scopo di produrre un equilibrio glicemico; i ricercatori presumono che tramite questo regime sarà possibile per i diabetici ridurre significativamente o anche eliminare le iniezioni di insulina e la maggior parte dei farmaci antidiabetici ed ottenere eccellenti livelli glicemici.
Nei pazienti sottoposti alla dieta dei 3 pasti, si osserva una significativa riduzione del fabbisogno di insulina che è indipendente anche dalla perdita di peso negli stessi soggetti. Ciò contrasta con l’abituale profilo d’uso dell’insulina e dell’aumento di peso del diabete di tipo 2, in cui molti pazienti gradualmente necessitano dell’incremento del dosaggio di insulina per raggiungere i target glicemici. Tale incremento spesso porta a un circolo vizioso di aumento di peso che, a sua volta, comporta un incremento dell’insulino-resistenza, che richiede ulteriori incrementi dei dosaggi dell’insulina, e così via. Tutto ciò riduce in genere la probabilità che il paziente ottenga dei buoni livelli glicemici. Secondo i ricercatori, un profilo circadiano di termogenesi indotta dalla dieta in cui i picchi di termogenesi si concentrano dopo il consumo di una colazione altamente calorica da parte dei pazienti, potrebbe spiegare come mai la dieta dei 3 pasti porti ad una maggiore perdita di peso rispetto alla dieta diabetica standard. Lo studio, ripreso da Diabete e Glucometri, è stato pubblicato su Diabetes Care 2019.