2 giorni di “passione” nelle Farmacie del Veneto, con pazienti in coda per ritirare i farmaci loro prescritti costretti ad andarsene a mani vuote, a causa di un problema che non consente alle ricette elettroniche inserite dai Medici sulla piattaforma informatica preposta di arrivare correttamente a destinazione, rendendo impossibile risalire ai farmaci da dispensare. Mercoledì 23 e giovedì 24 ottobre 2024 sono state giornate di forte criticità, con numerose segnalazioni giunte anche a Federfarma Veneto da parte di colleghi costretti “ad allargare le braccia” di fronte alle richieste dei cittadini di poter ritirare al banco i propri farmaci.
Il problema, evidenziato anche dalla Federazione dei Medici di Medicina Generale del Veneto, è strutturale e perdura dallo scorso 12 ottobre 2024, anche se, negli ultimi 2 giorni, il Sistema di accoglienza delle ricette elettroniche è andato letteralmente in blocco. Il disagio – per il cittadino, un vero e proprio disservizio – colpisce in primo luogo i pazienti, ma anche i Farmacisti, che senza una ricetta correttamente tracciata sulla piattaforma non sono in grado di erogare il farmaco richiesto.
“Sono 2 giorni che, di fronte alle persone in coda convinte di ritirare i farmaci al banco, dobbiamo scusarci per un disservizio che non dipende da noi. Non sappiamo se la causa del problema sia dovuta al Sistema di accoglienza regionale o a quello nazionale”, dichiara Andrea Bellon, presidente di Federfarma Veneto, che rappresenta circa 1.200 Farmacie della Regione. “Quello che di certo riscontriamo sul campo da quasi 2 settimane è un disservizio strutturale, anche piuttosto frequente. Le Farmacie sono i primi erogatori del farmaco, il primo presidio sanitario sul territorio nonché il primo interlocutore per il cittadino in cerca di aiuto o consigli. Ma questi problemi tecnici non ci consentono di garantire il servizio di cui i cittadini hanno diritto.”
Di fronte alle “peregrinazioni” di pazienti che, più volte, tornano in Farmacia per verificare se la piattaforma abbia caricato correttamente le ricette elettroniche, e confidando sia che i problemi tecnici sia le difficoltà strutturali vengano risolte, Federfarma Veneto propone una possibile soluzione: “Capiamo i problemi dei cittadini ma, senza una ricetta elettronica a sistema, i Farmacisti non possono erogare alcun farmaco. Spesso è anche successo che la ricetta dematerializzata caricata dal Medico a sistema funzionante non fosse poi consultabile dal Farmacista perché, nel frattempo, il sistema era andato in blocco. E questa caduta può causare anche la perdita della ricetta senza possibilità di recupero. Per ovviare a queste emergenze – propone Federfarma Veneto – i Medici di Medicina Generale potrebbero tornare a stampare materialmente le prescrizioni o, meglio ancora, quando sono bloccati dal sistema, tornare ad usare il ricettario rosso, garantendo sempre ai pazienti la dispensazione dei farmaci urgenti”, si legge in una nota. “Ci rendiamo conto che questo rappresenta un passo indietro rispetto alla digitalizzazione e implica un ritorno all’incontro fisico in ambulatorio fra paziente e medico, ma a fronte di simili problemi tecnici, a nostro avviso, è l’unica soluzione.”