“Nel 2024 realizzati 4.692 trapianti; +226 rispetto all’anno precedente”

“Possiamo dire con grande piacere che nel 2024 la Rete Nazionale Trapianti ha registrato le migliori performance mai realizzate fino ad oggi”, dichiara il ministro della Salute, Orazio Schillaci, in apertura dell’evento di presentazione dei Dati 2024 su Donazioni e Trapianti di Organi e Cellule Staminali Emopoietiche, svoltosi nei giorni scorsi presso il Ministero. “Nell’anno appena concluso, l’Italia ha raggiunto le cifre più alte di sempre nei tassi di donazione e trapianti, nonché le percentuali di crescita annuali più elevate, superando i numeri già da record del 2023. Numeri straordinari resi possibili grazie alla generosità e alla solidarietà dei donatori di organi, delle loro famiglie e delle associazioni di volontariato. A loro va il mio più sentito ringraziamento. Nel 2024 sono stati realizzati 4.692 trapianti, 226 in più rispetto all’anno precedente. Sono dati importanti che ci inorgogliscono – prosegue – ma c’è ancora molto da fare se consideriamo che persiste una criticità, legata al tasso di opposizioni al Comune al momento dell’emissione e rinnovo della Carta d’Identità Elettronica, aumentato di circa il +3%. In questo senso è strategica la collaborazione con l’ANCI con la quale, insieme al Centro Nazionale Trapianti, nei mesi scorsi abbiamo lanciato una campagna informativa in oltre 1.000 Comuni per incentivare sempre più persone a esprimere la propria volontà al momento del rinnovo o rilascio della Carta d’Identità presso il proprio Comune, assieme alle altre azioni previste di sensibilizzazione previste per il 2025.”

“[…] oggi migliaia di persone sono in vita grazie al trapianto di organi, tessuti e cellule”, prosegue Schillaci. “Penso all’uomo che ha scelto di donare da vivo 1 dei suoi 2 reni affidandolo alla Rete Nazionale Trapianti e riportando così ad una vita normale ben 3 pazienti tra Padova, L’Aquila e Bologna; al recente primato nel campo dei trapianti di cuore nella donazione da soggetto deceduto a cuore fermo raggiunto da Padova. E ancora: il trapianto di polmone doppio che a Torino ha salvato la vita di un uomo nella notte di Capodanno, fino al papà di nazionalità greca che ha donato parte del suo fegato alla figlia di 11 mesi, nell’ambito di una specifica collaborazione attiva tra Italia e Grecia, sotto l’egida del Centro Nazionale Trapianti. Sono solo alcune tra le moltissime storie di rinascita rese possibili da una crescita della cultura della donazione e dall’eccellenza del sistema trapiantologico italiano, che è tra i più avanzati in Europa per qualità delle prestazioni, coordinamento e organizzazione capillare, capacità di cura e assistenza.”

“Nonostante la generosità degli Italiani e l’efficienza del nostro sistema trapiantologico, abbiamo ancora strada da fare, soprattutto per rafforzare la cultura della donazione”, afferma ancora Schillaci. “Il fabbisogno, infatti, non è ancora soddisfatto e molte più vite potrebbero essere salvate se in numero sempre maggiore dicessimo ‘Sì’ alla donazione, un ‘Sì’ convinto.”

I dati 2024 sono stati illustrati dal direttore del CNT, Giuseppe Feltrin; sono inoltre intervenuti: la dott.ssa Maria Rosaria Campitiello, capo Dipartimento Prevenzione, Ricerca ed Emergenze Sanitarie del Ministero della Salute; il prof. Rocco Bellantone, presidente dell’Istituto Superiore di Sanità.

fonte: Ministero della Salute