12 Positivi dopo vaccinazione. Andreoni: “Obiettivo del vaccino è bloccare la malattia, non l’infezione”

Dopo la notizia che 12 persone, tra medici e infermieri, erano risultate positive al coronavirus dopo la seconda vaccinazione, sono state molte le spiegazioni per giustificare il fenomeno. Significative le parole di Massimo Andreoni, virologo del Policlinico Tor Vergata: “Contagiarsi, anche dopo avere ricevuto la seconda somministrazione, non significa automaticamente che il vaccino è stato poco efficace. In tutti i casi che abbiamo preso in esame finora, ci siamo trovati davanti a persone completamente asintomatiche. L’obiettivo principale del vaccino – spiega Andreoni – è bloccare la malattia, non bloccare l’infezione. A oggi non sappiamo se chi è stato infettato dopo il vaccino è anche infettivo.”

“Non abbiamo evidenze scientifiche sul fatto che il vaccinato positivo al Covid sia contagioso o no. In assenza di studi approfonditi, non possiamo trarre conclusioni. È presto”, aggiunge Luigi Toma, infettivologo dell’Ifo. Le positività sono state scoperte durante controlli di routine, legati ad alcuni cluster emersi nei reparti. Nello specifico, all’Asl Roma 1 è risultato positivo dopo il vaccino un infermiere di una casa di cura di Monte Mario; all’Asl Roma 3 è stato contagiato un operatore sanitario di un ospedale al Torrino, anch’egli vaccinato; due casi sono emersi all’Asl Roma 4, sempre infermieri: uno in servizio all’Aurelia Hospital e un altro al San Camillo. Il territorio con più episodi segnalati è quello che fa riferimento all’Asl Roma 5 e che copre gran parte della provincia nel quadrante Est della Capitale, da Tivoli a Guidonia, da Monterotondo a Colleferro. Qui il Sisp (il Servizio di Igiene e Sanità Pubblica) ha annotato 8 casi tra medici e infermieri: “Non si tratta di un unico focolaio”, spiega il direttore locale, Alberto Perra. “I sanitari trovati positivi dopo il vaccino lavoravano in strutture diverse.”