Riceviamo e pubblichiamo volentieri l’articolo di Maria Luisa Scattoni, ricercatrice dell’Istituto Superiore di Sanità e coordinatore dell’Osservatorio Nazionale Autismo OssNA.
“Promuovere il neurosviluppo significa identificare precocemente i segnali dei disturbi e promuovere azioni rivolte alla diagnosi precoce, all’intervento riabilitativo, al sostengo alle famiglie, alla formazione degli operatori sanitari e degli educatori. Per sottolineare l’importanza dell’osservazione del bambino in tutti i contesti di vita è stata istituita Prima Giornata Nazionale per la Promozione del Neurosviluppo, l’11 maggio. Per l’occasione l’Istituto Superiore di Sanità illumina la propria facciata con i colori dell’arcobaleno.
La pandemia COVID-19 ha cambiato sostanzialmente gli ambienti di vita, la routine quotidiana, le reti relazionali e sociali dei bambini e degli adolescenti e su tali conseguenze l’ISS ha iniziato a lavorare da subito, grazie anche al supporto del Ministero della Salute, attraverso la disseminazione precoce di indicazioni per la promozione della salute mentale positiva e l’attivazione di una rete interregionale che sia real time per l’analisi dei flussi informativi per aumentare consapevolezza, flessibilità e interconnessione del sistema.
Secondo gli ultimi dati della SINPIA, in Italia i disturbi neuropsichici dell’età evolutiva colpiscono quasi 2milioni di bambini e ragazzi, tra il 10 e il 20% della popolazione infantile e adolescenziale tra 0 e 17 anni, con manifestazioni molto diverse tra loro per tipologia, decorso e prognosi. La loro incidenza è in ascesa, in meno di 10 anni è raddoppiato il numero di bambini e adolescenti seguiti nei servizi di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza.
I disturbi del neurosviluppo comprendono una grande varietà di categorie diagnostiche, tra cui la disabilità intellettiva, i disturbi del linguaggio, i disturbi dello spettro autistico, i disturbi specifici dell’apprendimento, i disturbi da deficit di attenzione/iperattività (ADHD) e i disturbi del movimento. Questo complesso di disturbi, per alcuni dei quali è stato riscontrato un aumento nell’ultimo decennio, comporta un elevato carico sanitario, sociale ed economico.
Attraverso il decreto ministeriale del 30 dicembre 2016, il Ministero della Salute, sancito come Intesa in Conferenza Unificata, ha indicato la necessità di istituire una rete di coordinamento tra pediatri di libera scelta, personale che lavora negli asili nido e nelle scuole dell’infanzia, nelle terapie intensive neonatali e nelle unità di neuropsichiatria infantile. Lo scopo è quello di anticipare la diagnosi e l’intervento precoce dei disturbi del neurosviluppo attraverso programmi di formazione specifici e la messa a punto di un protocollo di riconoscimento e valutazione di anomalie comportamentali precoci nella popolazione generale e ad alto rischio. In questa cornice istituzionale, l’Istituto Superiore di Sanità, in collaborazione con le Regioni, sta portando avanti lo sviluppo e l’implementazione della sorveglianza attiva della popolazione generale e a rischio per la diagnosi e intervento precoce dei disturbi del neurosviluppo su tutto il territorio nazionale. Dal 2018, infatti, è attivo presso l’ISS il gruppo di lavoro sui disturbi del neurosviluppo, istituito su mandato del Ministero della Salute e in collaborazione con la Società Italiana di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza, la Società Italiana di Neonatologia e le sigle associative e scientifiche del mondo della pediatria, con lo scopo di identificare contenuti e strategie operative per l’implementazione di procedure di sorveglianza del neurosviluppo nei Bilanci di Salute pediatrici e nei servizi di follow-up dei prematuri nei primi tre anni di vita del bambino. Sono state sviluppate e attualmente utilizzate da 720 pediatri e neonatologi le schede di valutazione e promozione del neurosviluppo che riportano i principali comportamenti da valutare nei primi 3 anni di vita e le strategie di promozione che il clinico può proporre ai genitori (e altri caregiver) per valorizzare opportunità ed esperienze in cui certe funzioni possono trovare l’occasione di essere promosse.
Attraverso il Network Italiano per il riconoscimento precoce dei disturbi del neurosviluppo e in particolare del disturbo dello spettro autistico (NIDA), l’ISS sostiene e promuove inoltre la rete per il monitoraggio e la sorveglianza delle popolazioni ad alto rischio (fratelli e sorelle di bambini con diagnosi di disturbo dello spettro autistico, neonati prematuri nati tra la 26ma settimana e la 31ma settimana di età gestazionale e/o con un peso inferiore a 1.500 grammi e neonati piccoli per età gestazionale). Le Terapie Intensive Neonatali e le Unità di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’adolescenza di tutte le Asl, Aziende ospedaliere e degli IRCCS del SSN sono attualmente impegnate a monitorare il neurosviluppo dei neonati/bambini reclutati nelle tre popolazioni a rischio inserendo i dati del protocollo clinico standardizzato in una piattaforma tecnologica sul sito dell’osservatorio nazionale autismo.
Sono stati inoltre previsti interventi di formazione della rete educativa della prima infanzia e il manuale formativo La Storia di Nemo. Osservazione e Promozione dello Sviluppo, dedicato agli insegnanti e agli educatori che lavorano negli asili nido e nelle scuole dell’infanzia per potenziare la conoscenza dello sviluppo tipico e atipico e delle principali strategie di promozione dello sviluppo in età prescolare. In particolare, le illustrazioni del manuale sono state elaborate da un gruppo multidisciplinare allo scopo di illustrare i principali comportamenti tipici e atipici dello sviluppo dei tre primi anni di vita e valorizzare esperienze in cui certe funzioni possono trovare l’occasione di essere promosse.”