Con 0,95 di PSA devo ripetere la biopsia alla prostata?

 Domanda

4 anni addietro ho subito un intervento per l’asportazione di un adenoma prostatico benigno. Gli esami successivi di routine sono sempre risultati negativi. Lo scorso anno un altro intervento per colicistectomia mi ha provocato un totale ristagno dell’urina che dopo qualche giorno di catetere si è risolto. Successivamente il valore del PSA è salito a 4,5 e pertanto l’urologo mi ha sottoposto a biopsia che fortunatamente è risultata negativa. Di seguito le elenco i valori del PSA: marzo 2013 0,44; maggio 2014 0,59; ottobre 2015 0,94; marzo 2016 0,95. Visto quest’ultimo incremento l’urologo mi ha preavvisato che dopo la visura di un altro PSA incrementato l’eventualità di un’altra prudenziale biopsia. Le chiedo pertanto in relazione a quanto evidenziato se la procedura prospettata sia necessaria.

Cordialmente la saluto,
F.F Milano

Risposta

In presenza di un valore di PSA inferiore a 1 ng/ml (in questo caso 0,94) generalmente non è indicata la biopsia della prostata in quanto raramente coesistono noduli palpabili all’esplorazione rettale o visibile ecograficamente o con la risonanza multiparametrica. In pratica con 0,95 ng/ml di PSa non c’è tumore. Anche valori di PSA leggermente elevati (4,5 ng/ml), specialmente se riscontrati in occasione di una ritenzione completa di urine, non sono da considerare pericolosi in quanto spesso risultano espressione di una infezione della prostata (prostatite) e sicuramente della stessa manovra di posizionamento del catetere.